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Cenni storici

Musestre borgoGli insediamenti stabili a Musestre, centro che prende il nome dall’affluente del Sile che lo attraversa, anticipano di molto quelli di altri punti del territorio roncadese. A mantenere vivo il nucleo del paese contribuisce senz’altro, in epoca romana, la vicinanza di Altino e il passaggio della strada romana Claudia Augusta che collega la città alle Alpi.

A Musestre, nel 380, nei primi anni, cioè, della diffusione del cristianesimo in queste zone, sopra un ponte di marmo sul fiume vengono decapitati dagli ariani i santi Teonisto, Tabra e Tabrata.

Nei secoli successivi il paese segue le vicende di Altino e la rovina determinata dalle invasioni barbariche.

Il primo atto ufficiale della esistenza di Musestre risale all’anno 863 ed è il testamento del marchese del Friuli, Everardo, che qui ha la residenza.

Dall’influenza di Venezia, il feudo di Musestre passa, intorno all’anno mille, ai conti Collalto di Treviso per tornare alla Serenissima nel quattordicesimo secolo.

Del castello costruito nel nono secolo sulla riva del fiume, vicino alla confluenza tra Musestre e Sile, rimane oggi visibile una delle torri. E’ probabile che il castello sia stato costruito sui resti di una precedente fortificazione eretta dai bizantini, che controllavano le isole veneziane, a scopo di difesa contro le invasioni di Goti e Longobardi.

La chiesa parrocchiale di S. Ulderico è costruita sui resti dell’edificio trecentesco precedente; la sua inaugurazione risale al 1746. 

Fino ai primi anni del ‘900 i collegamenti tra Quarto d’Altino e Musestre sono assicurati del "passo", una barca-traghetto che fa la spola tra le due sponde del Sile. Il ponte della ferrovia Venezia-Udine risale al 1850; la struttura viene allargata per il raddoppio della linea all’inizio del nostro secolo. L’attività industriale a Musestre è caratterizzata, dai primi anni del ‘700, dall’attivazione di fornaci per la fabbricazione di laterizi.


I simboli religiosi

A ovest di Musestre, per chi entra in paese da via Treponti, il primo Capitello che incontra è quello della Sacra Famiglia, semplice nelle fattezze, ma significativo nel messaggio che offre. Per chi entrerà in questo territorio con la famiglia, questa potrebbe essere una prima tappa interessante. Proseguendo si può incontrare la "Vecia fornase" che ha conservato la sua originaria struttura.

Prima di giungere in paese si incontra il fiume Musestre. A sinistra, si trova la sede del Mulino. Di un mulino a Musestre si ha testimonianza già prima del 1000.

Sulla facciata dell'attuale mulino, in una nicchia ricavata sull'edificio, troviamo una prima storica testimonianza mariana del territorio: è la bella statua della B.Vergine di Fatima, benedetta il 09.09.1947. Proprio per la sua collocazione sul lato che costeggia la strada di accesso al paese, fu da subito un punto di riferimento; gli anziani ricordano che tutti gli uomini, compreso i meno devoti, passando in quel punto si toglievano il cappello, in segno di rispetto.

A destra si vedono le antiche "porte delle chiuse" che servivano per superare il dislivello del fiume e permettere alle barche di risalirlo.

Questo scorcio sul fiume è uno dei vari angoli molto suggestivi del territorio. Poco oltre vi è la "Torre", ciò che rimane del Castello di Musestre, da dove, nel 867, Everardo, Marchese del Friuli, fece testamento. 

Tra il '700 e l'800, sorgono inoltre, vicino al cetro del paese, alcune ville private che conservano tutt'ora il loro fascino.
Chi invece entra a Musestre, da nord, per la via omonima, incontra l'antico Capitello di s.Antonio, che si è conservato con la sua struttura originaria.

Giungendo nel centro storico del paese incontriamo la Chiesa parrocchiale che sorge là dove il fiume Musestre si incontra con il Sile, offrendo un'incantevole scenografia naturale.