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CHIESA DI SANT’ANDREA DI RIUL

S.Andrea RL’oratorio, di antichissima origine, è costruito vicino al corso d’acqua denominato Riul ed è testimoniato fin dagli inizi del Duecento.

In età medioevale la cappella aveva un proprio sacerdote officiante e il cimitero attiguo; dipendeva dall’abbazia collaltina di Sant’Eustachio di Nervesa e fu oggetto di numerose contese tra Biancade e le parrocchie contermini (S. Biagio, Monastier, Rovarè, Spercenigo).

La cappella venne abbandonata all’incuria e crollò probabilmente già nel tardo medioevo. Il luogo dove essa sorgeva era ritenuto “miracoloso”, poiché si notava che sul sedimedell’edificio sacro non cresceva l’erba; a giudicare la natura miracolosa del fatto nel 1593 venne fatto intervenire lo stesso abate di Nervesa il quale, recatosi sul posto, ordinò al proprietario del terreno di riedificarvi il sacro edificio. Il proprietario si limitò però a costruire un capitello, che si può osservare anche nella cartografia del 1680 circa.

L’attuale oratorio fu ricostruito nel 1884 sul fondo di proprietà dei nobili Morosini, al posto del capitello.

 

CAPITEL TONDO

Dedicato a Sant’Antonio da Padova, è uno dei rari capitelli a pianta circolare esistenti nel Veneto e risale al XVII secolo.

 

CAPITELLO DELLA MADONNA IN VIA CARBONCINE

Sulla soglia sta scolpita un’iscrizione che ricorda che lo fece costruire nel 1661 la Confraternita del Santissimo Sacramento, quando ne era gastaldo “Missier Lorenzo Voltarello”. La statua della Madonna Nera che vi era alloggiata è stata rubata nel 1982.

 

CAPITELLO DELLA MADONNA IN PIAZZA A BIANCADE

In origine il capitello sorgeva al centro dell’incrocio tra le vie D’Annunzio, Carboncine e Darj (dove ora c’è l’aiuola spartitraffico). Venne abbattuto e ricostruito nel 1950 sull’angolo di via Carboncine, all’ingresso delle scuole elementari del paese (poi demolite per lasciare spazio al Centro Sociale), in una posizione più arretrata per consentire la sistemazione stradale.